Tour overview

Viaggio nel Cuore di Napoli: Un Itinerario Storico-Culturale

Le Antiche Mura Greche

Il nostro viaggio inizia dalle antiche mura greche che cingevano Neapolis (città nuova), fondata nel V secolo a.C. dai coloni greci. Questi resti archeologici testimoniano l’origine ellenica della città e rappresentano uno dei più antichi esempi di urbanistica greca in Italia. Le mura, costruite con la caratteristica tecnica dell’opus quadratum, delimitavano il perimetro dell’antica polis secondo il piano urbanistico ippodameo, con strade che si intersecavano ad angolo retto formando isolati regolari (insulae).

Via dei Tribunali: Il Decumano Maggiore

Proseguiamo lungo Via dei Tribunali, l’antico decumano maggiore della città greco-romana. Questa strada, che prende il nome dai numerosi tribunali che qui avevano sede durante il periodo vicereale (XVI-XVIII secolo), conserva intatto l’impianto urbanistico originario. Lungo questa via si può approfondire il culto delle anime del purgatorio, particolarmente sentito a Napoli dal XVII secolo, quando la peste del 1656 decimò la popolazione, lasciando migliaia di morti senza degna sepoltura. Visiteremo la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, dove questa devozione popolare si manifesta nella cura delle “anime pezzentelle” (anime abbandonate).

San Gregorio Armeno: La Via dei Presepi

Svoltando a sud, raggiungiamo la celebre Via San Gregorio Armeno, nota in tutto il mondo come la “strada dei presepi”. Questa tradizione artigianale risale al XVIII secolo, quando il re Carlo III di Borbone diffuse a Napoli la tradizione del presepe. Le botteghe, che lavorano tutto l’anno, creano straordinarie opere d’arte in miniatura che rappresentano non solo la Natività, ma anche personaggi della vita quotidiana e figure contemporanee. La strada prende il nome dal monastero di San Gregorio Armeno, fondato nel X secolo sulle rovine del tempio romano dedicato a Cerere.

Spaccanapoli e il Mito della Sirena Partenope

Continuiamo verso Spaccanapoli, nome popolare di Via Benedetto Croce, che “taglia” letteralmente in due il centro antico, seguendo il tracciato dell’antico decumano inferiore. Questa zona è intrinsecamente legata al mito della Sirena Partenope, che secondo la leggenda si sarebbe suicidata per non essere riuscita ad ammaliare Ulisse con il suo canto. Il suo corpo sarebbe stato trasportato dalle onde fino al litorale napoletano, dove venne sepolto. Sulla sua tomba sarebbe sorto il primo nucleo della città, chiamata appunto Parthenope. Solo in seguito i coloni greci fondarono Neapolis (“città nuova”) più a est.

Pausa Dolce: Tradizione Gastronomica Napoletana

A metà percorso, ci concediamo una pausa golosa per assaporare due simboli della tradizione gastronomica partenopea: la sfogliatella, dolce di pasta sfoglia ripiena di ricotta, canditi e spezie, la cui origine risale al XVIII secolo nel convento di Santa Rosa sulla Costiera Amalfitana, e il caffè napoletano, preparato secondo l’antica tradizione della “cuccuma” (la caffettiera napoletana), rituale che dal XVII secolo caratterizza la vita quotidiana della città.

Complesso Monastico di Santa Chiara

Proseguiamo verso il Complesso Monastico di Santa Chiara, fondato nel 1310 da Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia di Maiorca. La basilica, inizialmente costruita in stile gotico provenzale, fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1943 e successivamente restaurata recuperando le sue forme medievali. Il chiostro maiolicato, miracolosamente scampato alle bombe, rappresenta uno dei più affascinanti esempi di decorazione barocca napoletana, con i suoi pilastri e sedili rivestiti di maioliche dipinte da Donato e Giuseppe Massa nel 1742.

Piazza del Gesù e il Bugnato Misterioso

L’ultima tappa ci porta a Piazza del Gesù Nuovo, dominata dall’imponente facciata della chiesa omonima, caratterizzata dal celebre bugnato misterioso. La chiesa, costruita nel 1470 come palazzo nobiliare per Roberto Sanseverino, principe di Salerno, fu convertita in luogo di culto dai Gesuiti nel 1584. La sua facciata in piperno è decorata con bugne piramidali che, secondo recenti studi, nasconderebbero un codice musicale e simboli esoterici. Sulla piazza si erge anche la guglia dell’Immacolata, monumento barocco eretto nel 1747 su disegno di Giuseppe Genuino per celebrare la fine dell’epidemia di peste.


Questo itinerario vi condurrà attraverso più di 2500 anni di storia, dalle origini greche alla Napoli contemporanea, in un affascinante viaggio nel tempo tra mito, religione, arte e tradizioni popolari.

 

 

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Duomo

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Via dei Tribunali

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San Gregorio Armeno

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Spaccanapoli

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Piazza San Domenico

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Santa Chiara

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Piazza del Gesù

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